il giardino dei limoni

gennaio 4, 2009 at 22:35 (film) ()

2008, eran riklis
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il limoneto di una donna palestinese minaccia la sicurezza del vicino, il ministro della difesa israeliano. Un film bello e intelligente, soprattutto perché i cattivi non stanno soltanto da una parte e i buoni nemmeno.

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la sentinella

gennaio 4, 2009 at 15:51 (libri)

1948, arthur charles clarke

dalla sua introduzione alla raccolta di racconti:
“continuo a notare con fastidio che si cita erroneamente la sentinella come il racconto su cui si basa 2001. In realtà, il racconto assomiglia al film come una ghianda potrebbe assomigliare a una quercia adulta. (Molto meno, anzi, perché nel film compaiono idee di vari altri racconti)”.

E clarke ha ragione, questo racconto è diverso dal film di kubrick e l’idea è geniale non soltanto per l’oggetto al centro del racconto, non soltanto per il modo favoloso e ironico in cui è scritto, ma per la riflessione – modernissima – sull’uomo, sullo spirito che lo muove verso la scoperta, sulle sfide che accetta di affrontare per soddisfare la propria “curiosità”.
sentinella

anche gli altri racconti presenti nella raccolta sono introdotti da un breve commento di clarke
aria per uno, 1948: un critico disse che clarke aspirava a divenire “il kipling delle rotte spaziali”;

vento solare, 1962: il professore v. beletsky, matematica applicata, gli inviò il suo libro Saggi sul movimento dei corpi nello spazio.
Un intero capitolo è dedicato all’analisi di vento solare …e clarke legge nel libro: “I dati riferiti nella sua storia sono risultati più che sufficienti a integrare le equazioni differenziali di questi moti. E i risultati dell’integrazione concordano quasi perfettamente con le situazioni del racconto! Ha integrato anche lei le equazioni del moto degli yacht? Se non l’ha fatto, come mai questi particolari secondari sono così bene in accordo con la realtà? Se invece l’ha fatto, perchè un particolare così importante come la durata complessiva del volo non è in accordo? Nel racconto sono due giorni, nel mio calcolo sono cinque…” Clarke dice di aver confessato “i dati in accordo sono frutto più di fortuna che di calcoli matematici. Anche se avevo fatto qualche calcolo – di quelli che si scrivono sul retro delle buste – per assicurarmi che le velocità e le accelerazioni non fossero troppo lontane dal vero, non avevo certamente studiato le traiettorie in tutti i particolari.”

incontro con medusa, 1971, ha vinto il premio dei lettori di playboy

canti della terra lontana, 1979, clarke ritiene che sia un ottimo soggetto per un film ed ha ragione, è un racconto affascinante.

ancora dall’introduzione alla raccolta: “nessun altro libro ha mai avuto lo stesso effetto sulla mia immaginazione” e si riferisce a last and first man di w. olaf stapledon (1930); l’altro scrittore a cui dichiara di dovere molto è david lasser con il libro the conquest of space del 1931.

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