la loi du marché
La fabbrica in cui lavorava chiude, lui cerca lavoro, scopre gli inganni dei corsi di formazione, fa un colloquio via skype, mentre la sua vita va avanti, impara a ballare con la moglie, si occupa del figlio, cerca di vendere la mobilhome inglese per mettere da parte qualche soldo; poi, finalmente trova lavoro , dopo essersi lasciato “analizzare” in una specie di gruppo di autocoscienza sulla comunicazione personale – la postura, l’espressione, il tono della voce, l’abbigliamento – e nel supermercato, davanti alle umiliazioni che vede infliggere a clienti e dipendenti, scopre che non si può accettare qualunque prezzo pur di lavorare. Un film molto bello, con un protagonista straordinario che, insieme ad attori non professionisti, racconta, senza retorica, la realtà dura del mercato del lavoro.
la rabbia di pasolini
2008, giuseppe bertolucci
Il film rimonta le scene che pasolini eliminò dal film a quattro mani (con Giovannino Guareschi) del 1963.
Gli eventi politici e sociali più drammatici, dalla fine della guerra, sono commentati da poesie e prose di pasolini, attraverso le voci di giorgio bassani e di renato guttuso. Una rabbia lirica, lucida, profonda sottende tutti i commenti. Anche altri momenti del film – per motivi diversi – suscitano una rabbia profonda contro il moralismo e il conformismo della stampa, della tv, del mondo dello spettacolo. E alla fine, in un’intervista del 1963, pasolini, parla del nostro paese, della politica e della “rabbia”. UN FILM ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE.
habemus papam
si può vedere e rivedere e ogni volta che michel piccoli vaga per roma, con le note di todo cambia l’emozione si ripete
all the king’s men
grandi attori per un film particolare, dai colori cupi e grigi, coinvolgente come il romanzo da cui è tratto
mia madre
nanni moretti, 2015
Certi sentimenti sono uguali per tutti, diverso è il modo di viverli e nanni moretti riesce a raccontare i suoi in modo così discreto ed essenziale che non si fa fatica a riconoscersi in quel dolore, a identificarsi in quello stato d’animo. Non c’è alcuna retorica, non c’è furbizia, nanni moretti non gioca con il dolore. C’è soltanto la verità dei sentimenti che si provano in questi momenti: impotenza, frustrazione, sensi di colpa. Un film bellissimo, in cui all’intimità del dolore si contrappone la performance – imperdibile – del grande john turturro; non è il ballo di john travolta e uma thurman in pulp fiction, ma è imperdibile.
E una scena fa pensare agli angeli di wim wenders nel cielo sopra berlino
Dalla colonna sonora, leonard cohen e jarvis cocker
tutti gli uomini del re
1946, robert penn Warren, pag. 253, scrive:
Cass non aveva vissuto a lungo, ma in quel tempo aveva imparato che il mondo è un tutt’uno. Che il mondo è come un’enorme tela di ragno, e se qualcuno la tocca in un punto qualsiasi, in modo anche impercettibile, le vibrazioni si propagano fino al perimetro più remoto finché il torpido ragno sente il formicolio ed esce dal torpore, saltellando e sbavando per avvolgere coi suoi fili sottili colui che ha toccato la tela, e iniettargli sottopelle il nero veleno che ottunde.
Wikipedia sull’effetto farfalla
L’espressione “effetto farfalla” molti ritengono sia stata ispirata da uno dei più celebri racconti fantascientifici di Ray Bradbury:[1][2][3][4] Rumore di tuono (A Sound of Thunder, in R is for Rocket)[5] del 1952, in cui si immagina che nel futuro, grazie ad una macchina del tempo, vengano organizzati dei safari temporali per turisti. In una remota epoca preistorica, un escursionista del futuro calpesta una farfalla, e questo fatto provoca una catena di allucinanti conseguenze per la storia umana.
Alan Turing, in un saggio del 1950, anticipava questo concetto:
« Lo spostamento di un singolo elettrone per un miliardesimo di centimetro, a un momento dato, potrebbe significare la differenza tra due avvenimenti molto diversi, come l’uccisione di un uomo un anno dopo, a causa di una valanga, o la sua salvezza. »
(Alan Turing, Macchine calcolatrici ed intelligenza, 1950)
A conti fatti, perciò, una singola azione può determinare imprevedibilmente il futuro: nella metafora della farfalla si immagina che un semplice movimento di molecole d’aria generato dal battito d’ali dell’insetto possa causare una catena di movimenti di altre molecole fino a scatenare un uragano.
tutti gli uomini del re
Tutti gli uomini del re, Robert Penn Warren, 1946
Feltrinelli e la casa editrice 66thand2nd (SixtysixthandSecond) hanno ri-pubblicato, con una nuova traduzione di Michele Martino, il romanzo di Robert Penn Warren, Tutti gli uomini del re, considerato un classico della letteratura americana e il miglior romanzo politico americano del Novecento: un premio Pulitzer nel 1947, due film tratti dal libro: il primo nel 1949, con la regia di Robert Rossen, prese tre Oscar (miglior film, miglior attore protagonista, migliore attrice non protagonista); il secondo nel 2006, diretto da Steven Zaillian ha come protagonisti Sean Penn, Jude Law, Kate Winslet e Anthony Hopkins.
Il romanzo – siamo negli anni Trenta – si ispira al governatore della Louisiana Huey Long e racconta le vicende di un giovane di origini contadine, Willie Talos, che, da semplice venditore, diventa governatore di uno stato del Sud. Il potere gli permette di varare una serie di riforme che migliorano le condizioni di vita delle classi più povere, ma lo induce, anche, a comportamenti profondamente contraddittori nel suo operato. La voce narrante è il giornalista Jack Burden, affascinato da Willie Talos e coinvolto, anche lui, in modo profondamente conflittuale nelle vicende del governatore. La scrittrice Joyce Carol Oates colloca questo romanzo accanto a Moby Dick di Melville, al Grande Gatsby di Fitzgerald, al Giovane Holden di Salinger, a Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain, a Corri, coniglio di John Updike per la sua potenza nel disegnare i destini personali e calarli perfettamente nel periodo storico sociale in cui vivono e si muovono.
my favourite things by julie andrews
Raindrops on roses and whiskers on kittens
Bright copper kettles and warm woolen mittens
Brown paper packages tied up with strings
These are a few of my favorite things
Cream colored ponies and crisp apple strudels
Door bells and sleigh bells and schnitzel with noodles
Wild geese that fly with the moon on their wings
These are a few of my favorite things
Girls in white dresses with blue satin sashes
Snowflakes that stay on my nose and eyelashes
Silver white winters that melt into Springs
These are a few of my favorite things
When the dog bites
When the bee stings
When I’m feeling sad
I simply remember my favorite things
And then I don’t feel so bad.
Raindrops on roses and whiskers on kittens
Bright copper kettles and warm woolen mittens
Brown paper packages tied up with strings
These are a few of my favorite things
Cream colored ponies and crisp apple strudels
Door bells and sleigh bells and schnitzel with noodles
Wild geese that fly with the moon on their wings
These are a few of my favorite things
Girls in white dresses with blue satin sashes
Snowflakes that stay on my nose and eyelashes
Silver white winters that melt into Springs
These are a few of my favorite things
When the dog bites
When the bee stings
When I’m feeling sad
I simply remember my favorite things
And then I don’t feel so bad.